Anoressia e Bulimia: Conseguenze a carico dei denti

Anoressia e Bulimia: Conseguenze a carico dei denti

L’anoressia nervosa e la bulimia sono disturbi del comportamento alimentare che possono provocare danni all’apparato masticatorio, come erosioni e discromie dentali.

Interessano prevalentemente (90% dei casi) il sesso femminile, con una frequenza del 1-3%; l’età di esordio è compresa fra i 12 e i 25 anni.

In entrambi i casi vi è un alterato rapporto col cibo, preoccupazione smisurata per le forme corporee e il peso e scarsa autostima.

Mentre  il paziente anoressico lotta con la fame esercitando su di essa un rigido controllo, la bulimia è invece caratterizzata  da “abbuffate”, cioè da episodi in cui il soggetto ingurgita grosse quantità di cibo, seguiti da “condotte compensatorie” quali vomito autoindotto, assunzione di lassativi, enteroclismi, eccessivo esercizio fisico.

L’anoressia e la bulimia spesso causano importanti lesioni all’apparato masticatorio che in molti casi sono i primi segni della presenza di queste gravi malattie psichiche, pertanto l’equipe odontoiatrica ha il dovere di individuare le lesioni e di iniziare un approccio terapeutico e motivazionale.

Il vomito autoindotto è responsabile di alterazioni e lesioni permanenti nell’apparato dentale, sia estetiche che funzionali che, spesso, contribuiscono a peggiorare ulteriormente l’autostima e la vita di relazione.

Si producono erosioni e discromie dentali; la causa è la demineralizzazione causata dall’acidità dei succhi gastrici che colpisce inizialmente le superfici palatine e linguali degli elementi dentali, estendendosi poi alle superfici occlusali e ai margini incisali, con conseguente ipersensibilità dentale e riduzione della dimensione verticale.

Il vomito autoindotto provoca anche un caratteristico rigonfiamento delle ghiandole salivari, in particolare delle parotidi, forse per l’ipersecrezione salivare, con alterazione del profilo facciale.

Il trattamento dei disturbi alimentari prevede un approccio pluridisciplinare con l’intervento dello psicologo, del neuropsichiatra, del nutrizionista e dell’odontoiatra.

A livello del cavo orale l’intervento precoce consente di limitare i danni contrastando le aggressioni acide,riducendo la sensibilità e eventualmente ricostruendo le superfici abrase e usurate,ripristinando cosi funzione ed estetica.