Il tartaro e l’igiene orale

Il tartaro e l’igiene orale

Cosa è il tartaro? Come si previene la formazione?
Spesso, quando andiamo dall’igienista a fare l’igiene dei denti, talvolta ci viene detta la frase “c’era molto tartaro”. Ma cosa significa questo termine, perchè tartaro e igiene sono associate?

Il tartaro è la mineralizzazione della placca batterica; è infatti formato dall’insieme dei depositi minerali intorno al dente. La placca si lega ai sali calcarei e ai fosfati che si trovano nella saliva e dà vita a una sostanza che è dura ed adesiva. Questo è uno dei motivi, fra i tanti, per cui i denti vanno lavati dalle 2 alle 3 volte al giorno. 

Tutte le volte infatti che mangiamo qualcosa, restano nella nostra bocca piccoli residui di cibo. I nostri denti sono ricoperti da una sottilissima patina incolore costituita da residui del cibo e dai batteri da cui vengono poi attaccati. E questa patina, se non viene subito eliminata, si calcifica entro le 12/18 ore, dando vita al tartaro. Quest’ultimo ha una capacità di adesione tale che non è possibile toglierlo con lo spazzolino, ma serve una vera e propria igiene orale.

Quali sono quindi le cause della formazione di quest’ultimo? Innanzitutto la non corretta o la poca igiene orale, ecco perchè tartaro e igiene sono nemici giurati.  Poi il Ph e le alterazioni della saliva, che agevolano e velocizzano lo sviluppo del tartaro.  A proposito di quest’ultimo aspetto, le persone che presentano un ph troppo alcalino devono avere ancor più cura nel lavaggio dei loro denti dopo ogni pasto perché la forte alcalinità facilita e riduce i tempi di mineralizzazione della placca e, di conseguenza, aumenta la formazione del tartaro. La saliva gioca un ruolo fondamentale nella formazione del tartaro che si forma in corrispondenza delle ghiandole salivari, che, a loro volta, si trovano sulla superficie vestibolare dei molari superiori e sulla superficie linguale degli incisivi inferiori. Da sottolineare anche il fatto che è vero sì che il tartaro si deposita esternamente sui denti, ma, nei casi più gravi, può penetrare nella gengiva e nelle tasche paradontali provocando una fortissima infiammazione.

Bisogna quindi cercare di prevenire la formazione del tartaro. E non è difficile farlo. Basta lavarsi i denti dopo ogni pasto utilizzando spazzolino, dentifricio e filo interdentale e rimuovere il tartaro con l’igiene orale alla poltrona con regolarità.

Ricordiamo che lo spazzolino deve presentare caratteristiche importanti. Innanzitutto la forma e la dimensione che deve raggiungere facilmente ogni dente, poi l’utilizzo di un buon dentifricio e poi l’esatto spazzolamento del dente (andare avanti e indietro non serve a nulla). Alla fine della pulizia orale, fatta a casa, usare sempre il filo interdentale, così come almeno 1 o 2 volte l’anno fare una pulizia orale presso uno studio medico.

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