Recessioni gengivali

Recessioni gengivali

Sempre più frequenti i casi di recessioni gengivali, un problema delicato da seguire con accuratezza.
Sono in crescita i casi di recessioni delle radici dei denti negli adulti anche molto giovani, in Italia.
Molti sono ignari del problema fino a che la maggiore sensibilità o un peggioramento visibile ad occhio nudo, lo mette in evidenza. L’odontoiatria e i suoi luminari lanciano l’allarme attraverso una campagna volta alla prevenzione ed alla cura precoce per poter limitare il fenomeno.
È stato evidenziato che circa il 40% dei giovani hanno radici esposte, a cui consegue una maggior incidenza di carie per l’elemento dentale coinvolto, nonché un inestetismo di difficile soluzione.
La prevenzione nel caso delle recessioni gengivali, passa anche attraverso una serie di consigli che il tuo dentista può darti, piccole attenzioni che possono fare la differenza. Il più importante riguarda l’uso dello spazzolino. Spesso i movimenti sbagliati durante lo spazzolamento o la scelta del tipo di spazzolino può favorire recessioni gengivali anche importanti. La tua igienista ti guiderà per modificare i movimenti erronei che hai spesso fatto lavando i denti e ai quali non hai mai prestato attenzione.

Ma come ci accorgiamo della recessione gengivale?
Può capitare che davanti allo specchio sembri che alcuni denti siano più lunghi, non lo sono, probabilmente sono più scoperti e quindi sembrano allungati.
Altra caratteristica tipica della patologia è che sul dente si può sentire un piccolo dosso vicino alla gengiva e, ultimo segnale d’allarme, la sensibilità al dolce, al freddo o aspro.
Le radici scoperte appaiono come un inestetismo almeno inizialmente, ma possono essere considerate un inizio di altri disturbi, talvolta anche gravi, che si inquadrano nei casi più importanti come vera e propria piorrea con rischi collegati alla perdita dei denti o a danni a carico delle ossa.
Come in gran parte dei disturbi, non solo in odontoiatria, è fondamentale rivolgersi agli specialisti appena si ha il primo sospetto, e comunque effettuare sempre con regolarità controlli periodici.
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